Venerdì prossimo 11 febbraio nella giornata dedicata alla Beata Vergine di Lourdes celebreremo, anche se in modo molto essenziale, a causa della pandemia, la 𝟯𝟬° 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗠𝗮𝗹𝗮𝘁𝗼.
Fu il Papa Giovanni Paolo II ad istituirla nel 1992 "per sensibilizzare il popolo di Dio, le istituzioni cattoliche e non e la società civile alla attenzione verso i malati e verso quanti se ne prendono cura".
Il tema di quest'anno è: "Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso" (LC 6,36).
La misericordia è il nome di Dio che sempre manifesta la sua forza e la sua tenerezza, nonostante i capricci degli uomini.
Il misericordioso è Gesù il Figlio Unigenito che guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
L'invito ad essere misericordiosi acquista un significato particolare per gli operatori sanitari e per tutto il mondo paramedico e i volontari che in questo tempo di pandemia hanno fatto sì che la loro professione fosse una missione a servizio degli ammalati come dei buon samaritani.
L'invito alla misericordia è per tutti coloro che incontrando e vivendo con anziani, malati, creature deboli e fragili devono essere capaci di porre in essere concretamente l'amore del Signore.
Anche la Giornata del malato la vivremo, come unità pastorale, in modo molto essenziale.
Vi chiedo di pregare per gli operatori sanitari perché continuino con slancio, tenacia e determinazione a servire gli ultimi. Preghiamo per gli ammalati perché sostenuti dalle cure loro profuse sentano il segno della vicinanza e dell'amore del Signore.