La giornata per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, originariamente era nata per la riduzione delle ore lavorative.
Essa affonda le radici negli Stati Uniti dove a Chicago, in Illinois, nel 1866, fu approvata la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere che entrò in vigore l'anno dopo.
Questa straordinaria conquista si espanse, molto lentamente, in tutto il territorio statunitense.
Il 1 maggio 1886, in occasione del 19' anniversario dell'entrata in vigore della legge dell'Illinois, a Chicago, durante uno sciopero generale, la polizia sparò sui manifestanti, uccidendone 2 e da lì ci fu un'escalation che causò tante vittime.
Nel 1887 l'allora Presidente degli Stati Uniti, Cleveland, ritenne che la data del 1 maggio poteva essere l'opportunità per commemorare i sanguinosi episodi di Chicago.
In Italia, la prima festa dei lavoratori fu celebrata il 1 maggio 1891 per poi essere sospesa nel 1924.
Ma solo dopo decenni di battaglie operaie, le otto ore lavorative saranno dichiarate legali col Regio decreto legge 692 del 1923(governo Mussolini).
Durante il ventennio fascista, la celebrazione di tale festa fu anticipata al 21 aprile, in coincidenza col Natale di Roma ma, dopo il conflitto mondiale, nel 1945, fu riportata al 1 maggio.
Nel 1947 tale ricorrenza venne funestata dall'eccidio di Salvatore Giuliano a Portella della Ginestra.