🔹️🔷️ Il 4 maggio 1980 alle due di notte mentre a Monreale si concludeva la Festa del SS Crocifisso, e si udivano gli ultimi "botti" dei giochi pirotecnici, un capitano dei carabinieri con moglie, Silvana Musanti e figlia, Barbara, in braccio, addormentata ,tornava verso la caserma dove non arrivò mai

perché a pochi metri da essa veniva raggiunto da una serie di colpi, sparati da tre sicari, che purtroppo lo lasciavano esanime a terra

E riuscito a proteggere la sua bambina ma per lui non c'è stato scampo.

La moglie è riuscita a restare in vita.

 

Sto parlando del Capitano Emanuele Basile. 

 

Ai botti dei giochi pirotecnici sparati in alto si sono aggiunti quelli sparati in orizzontale; ai botti belli a vedersi che non procurano morte si sono aggiungevano colpi che lasciavano scia di sangue; alla festa del popolo gioioso si sostituiva il dolore, il pianto e la morte.

 

Nel suo servizio a Monreale era stato molto attivo e operativo e aveva pure compiuto arresti eccellenti.

 

Il suo sacrificio e il suo esempio sia di sprone e incoraggiamento per la nostra vita e in modo particolare per le giovani generazioni.