🔹ī¸đŸ”ˇī¸ Il 5 maggio del 1972

il cielo di Carini fu illuminato dal fragore del tragico impatto dell’aereo Alitalia contro le rocce di “montagna longa”, impatto che non lasciò scampo alle 115 vittime (di cui 7 dell’equipaggio) che viaggiavano sul veivolo. 

 

Il Dc 8 Alitalia che si schiantò sulla montagna tra Cinisi e Carini proveniva da Roma. 

 

Da allora sono passati ben 50 anni e la tragedia è rimasta scolpita negli occhi e nelle menti di tutti i carinesi. Al riguardo si è parlato di errore umano, di attentato, di complotto. Ma tutte le inchieste sono state archiviate. 

 

L’evento ebbe chiaramente una eco di gran portata con un riverbero che si prolungò per i mesi a seguire e che ancora suscita domande, ricordi, rimpianti, perplessità, amarezza, rancore, rabbia.

 

A noi il compito di pregare per le 115 persone che in una giornata qualunque, ognuna presa dai propri impegni, si videro scientemente schiantarsi contro una montagna che non lasciò loro alcuno scampo. 

 

La città di Carini domani rende omaggio a queste vittime, ma non dobbiamo fermarci al semplice ricordo dell’evento, dobbiamo fare memoria di ciò che è stato per evitare che simili tragedie rimangano senza spiegazione evitando che le vittime cadano nell’oblio della memoria e della preghiera. 

 

Don Angelo