Monreale: festa del Santissimo Crocifisso 🕯 

Dall’1 al 3 di maggio a Monreale, si celebra la festa del Santissimo Crocifisso. La festa ha origine da un evento del 1626 in cui la città fu liberata miracolosamente dalla peste e dopo un lungo periodo di carestia.

In modo più preciso e dal 3 maggio 1626 che la Festa del Santissimo Crocifisso è l’occasione per ricordare un evento di grazia del 1625. In quell’anno la città di Monreale pativa per la carestia e la diffusione della peste. L’allora arcivescovo, il monsignor Girolamo Venero, l’11 aprile, decise di prendere il Crocifisso posto sull’altare della chiesa della Collegiata e portarlo in processione fino alla cattedrale dove rimase fino al sabato successivo. Tuttavia già a partire dal 14 aprile la situazione sanitaria della popolazione andò migliorando e nel frattempo, abbondanti piogge iniziarono finalmente a bagnare le campagne di Monreale. Si acclamò al miracolo e da allora in ricordo, dell’evento, il Crocifisso viene portato in processione, ripetendo lo stesso percorso.

La scelta proprio del 3 maggio invece è da ricollegare molto probabilmente, alla leggenda legata alla cultura cristiana, secondo la quale Sant’ Elena, madre dell’imperatore Costantino, il 3 maggio del 335 d.C. avrebbe assistito al rinvenimento della Santa Croce in Palestina. Per questo motivo a Monreale fu stabilita la data del 3 maggio.

Le origini del crocifisso di Monreale

Anche sulle origini del Crocifisso di Monreale esistono diverse leggende. Una di queste, riportata dallo scrittore e antropologo Giuseppe Pitrè, narra che intorno al 1540, alcuni cristiani di Monreale, di Boccadifalco e di Altarello di Baida, si imbarcarono per recarsi in nord Africa e durante la navigazione si imbatterono in una nave turca. Notando che l’equipaggio di questa giocava in modo irriverente con un crocifisso, decisero di porre fine a questa forma di profanazione comprando il simulacro in cambio di tutto il denaro che possedevano. Tornati in patria, ognuno di loro rivendicava la proprietà dell’oggetto e così, per evitare ulteriori liti, decisero di far trasportare il crocifisso su un carro tirato da buoi liberi di imboccare qualunque percorso: là dove si sarebbero fermati, avrebbe trovato posto per sempre il Crocifisso. Secondo la leggenda i buoi si fermarono a Monreale nel punto in cui oggi sorge la chiesa della Collegiata e dove è tuttora custodito. Secondo altre fonti, pare invece che fu proprio l’arcivescovo di Monreale Girolamo Venero, a commissionare la realizzazione alla famiglia Gagini, scultori con una bottega a Palermo. L’attribuzione dell’opera ad Antonello Gagini sembra plausibile data la somiglianza, nello stile e nella fattura, ad un crocifisso di sicura attribuzione: il Crocifisso di Assoro (in provincia di Enna) custodito nella chiesa madre.