✝️ Ho partecipato oggi pomeriggio, insieme agli altri confratelli parroci di Carini, alla Via Crucis interparrocchiale che ci ha fatto entrare nella Settimana Santa.

Abbiamo ripercorso le 14 Stazioni e abbiamo pregato rivivendo il cammino di Gesù verso la Croce.

 

I membri delle Confraternite si sono alternati a portare la Croce e quando è arrivato il turno dei confrati di Villagrazia anche io ho voluto portare la Croce.

 

Mentre sostenevo la Croce pensavo a Gesù.

 

Noi abbiamo camminato sull'asfalto o sul basolato e con le scarpe; Lui invece su sentieri impervi, scoscesi, di campagna prima, di collina dopo e.....senza scarpe......

 

La Croce che abbiamo portato noi era bella, lavorata, levigata, di gran pregio con un crocifisso di grande fattura.

 

Sulle spalle di Gesù è stato posto un legno massiccio, duro, molto pesante e Lui era lì a caricarsi di un peso abnorme, passando non fra ali di gente che pregava e cantava ma tra una folla che inveiva contro di lui ingiuriandolo, beffeggiando lo, umiliandolo e sputandogli addosso e ancora peggio frustato a sangue.

 

Il tutto per noi:

Si è caricato dei nostri peccati e ci ha liberato per la vita nuova in lui.

 

Quella croce così pesante che Lui ha portato sono i nostri peccati.

 

E noi... continuiamo a mandare Gesu a morire quando non amiamo, non perdoniamo, non aiutiamo, non viviamo nella disponibilità quando non riusciamo a mettere in pratica la Sua Parola.

 

Dobbiamo riflettere pure sul fatto che anche noi siamo chiamati a portare la croce e a farlo con decisione, forza, determinazione, coraggio e tenacia.

 

Solo così possiamo veramente capire il grande mistero della passione morte e risurrezione di Gesù. 

 

Don Angelo