✝️ La sera del giovedì santo si celebra l'ultima cena, in un clima silente e tranquillo.

La cena si svolge nella serena pace della sera, nel momento in cui la famiglia si raduna attorno alla tavola per condividere il pasto dopo una giornata di lavoro.

Ci sono proprio tutti: c'è Pietro di cui Gesù prevede rinnegamento, lacrime e sangue. 

 

Giovanni che starà con Sua Madre ai piedi della croce.

C'è Giuda che col suo tradimento e sarà l'ultimo anello di questa catena che porta Gesù alla morte.

 

Gesù li guarda e in loro accarezza l'umanità intera, santa e peccatrice.

Quella sera attorno alla mensa c'eravamo pure noi e Gesù si dona nell'Eucarestia. 

Si dona per tutti, non solo per i buoni ma anche per i cattivi e i malvagi.

 

A loro si dona come farmaco, ai deboli come fortezza, ai poveri come ricchezza, ai forti come dolcezza. Nell'Eucarestia riversa tutto il suo amore perché la Chiesa ritrovi la comunione fraterna e gli uomini ritornino a guardarsi col Suo stesso sguardo di amore.

 

Anche noi sentiamoci seduti a quella mensa, avvolti dal suo amore che vuole guarirci dalle nostre miserie, infedeltà, rinnegamenti e paure.

Abbiamo bisogno di lasciare il buio del peccato e della tristezza e tornare alla bellezza e luminosità dell'ultima Cena, non più come spettatori ma come i beati invitati alla Cena dell'Agnello.