Colui che ha condiviso l'ultima Cena coi suoi è stato tradito, venduto, arrestato e rinnegato pure dagli Apostoli.
Gesù viene privato pure delle sue vesti, appeso sul legno della croce rimane sospeso tra cielo e terra e così si offre al padre come vittima, Lui che non ebbe mai nulla a che fare col peccato, viene annoverato tra i malfattori.
Gesù è ricoperto di sputi ed insulti ma il suo sangue lava ogni peccato. Nell'ora della croce la misericordia trionfa, il cielo si apre e la terra si prepara a germogliare la vita.
Nel silenzio del Venerdì Santo anche noi siamo lavati dal sangue innocente del figlio di Dio, in questo silenzio rimaniamo attoniti.
Cristo attira il nostro sguardo e il nostro cuore.
Ma prima di morire ci affida la Sua Madre perché ci aiuti nel cammino della fede.
E noi?
Dove stiamo noi in questi giorni di triduo pasquale?
Siamo riusciti a partecipare alle Celebrazioni? Abbiamo ritagliato qualche ora per lui? Abbiamo pensato e riflettuto sul fatto che Cristo continua a morire per noi?
E pure non siamo da soli:
In questo momento di paura e angosciante preoccupazione sappiamo che la Madre è con noi e noi siamo figli suoi, fratelli in Cristo.
Don Angelo