Il brano del Vangelo di oggi inquadra perfettamente tutta la vita di fede di ogni cristiano. Questi due discepoli che, dopo i fatti accaduti a Gesù, ritornano indietro, vogliono ritornare alla vita che conducevano prima di aver conosciuto Gesù. Sono smarriti, spaventati, increduli: hanno lasciato tutto per cosa? Per chi? Per un uomo che è morto nella maniera più brutta e dle quale, adesso, non si trova più nemmeno il corpo.
Quante volte cadiamo anche noi in questo sbaglio madornale, in questa chiusura di cuore. C’eravamo fatti un’altra idea di Dio e, quando si è presentata la verità, non abbiamo saputo reggere e la cosa più facile è stato ritornare indietro, a prima che incontrassimo il Signore della nostra vita.
Ma ecco la grandezza di Gesù, mentre loro discutevano animatamente, egli gli si affianca e cerca di farli ragionare e parlare. Loro non lo riconoscono perché sono troppo indaffarati nel loro dolore e nel loro egoismo. Addirittura si prendono quasi gioco di Lui, quando gli dicono se fosse di un’altra città. Ma Gesù li ammonisce e gli spiega le Scritture.
Che scena straordinaria, nei momenti di caos allucinante della nostra vita, Gesù si pone al nostro fianco, ci accompagna, ci guida partendo sempre dalla Scrittura. Si fa nostro compagno di viaggio e ci fa crescere nell’amore e nella Sapienza di Dio.
Gesù fa finta di andare oltre il luogo di destinazione dei discepoli ma loro, affascinati e catturati da quella Parola, lo invitano a tutti i costi a restare con loro. Riconoscere Gesù, la sua Parola, non può far scaturire dal cuore altro, se non il desiderio che quel momento non passi mai. Gesù entra, si siede a tavola e fa un gesto fondamentale: spezza il pane. Un gesto feriale, che avrà compiuto miriade e miriade di volte, ma di una portata straordinaria. Infatti, i due discepoli lo riconoscono in quel preciso istante. Dopo aver spezzato la Parola e condivisa con loro, adesso Gesù va oltre… si spezza, si dona per loro.
Che scena meravigliosa, riconoscere qualcuno che si ama tanto, attraverso i suoi gesti feriali ma pregnanti. Lo hanno riconosciuto nel gesto massimo della sua offerta, il donarsi pienamente a tutti gli uomini e le donne. In quell’istante, quei discepoli, hanno avvertito la potenza di ciò che accadde sulla croce. Quello stesso pane spezzato e dato loro, è lo stesso corpo di Cristo spezzato e donato sulla croce. Chissà quanta emozione e quanto stupore nell’averlo rivisto, anche se per poco.
EUCARISTANT