Se dovessimo riassumere tutta la Bibbia in un solo versetto allora potremmo tranquillamente affermare che quel versetto si trova nel Vangelo di oggi: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna“.

Da qui, Gesù stesso riferisce a Nicodemo che Dio non condanna, ma vuole salvare. E allora perchè Gesù prosegue il suo discorso parlando del giudizio e della condanna degli uomini? Perchè la sua salvezza è come la luce. La luce splende per sua natura, e chi è trasparente ne viene illuminato e attraversato; ma chi è chiuso in sè stesso perchè vive nel male, si è già escluso da sè, non si lascia attraversare dalla luce, e dunque si è condannato da sè anche se non lo sa.

 

In altre parole, il giudizio di Dio in Gesù Cristo è una constatazione, una presa d’atto, un’evidenza di ciò che ciascun uomo è orientato a scegliere: se accogliere la salvezza in una relazione viva con Cristo, o rifiutare la sua misericordia per vivere per sè stesso. Dunque il giudizio ce lo costruiamo noi, mediante la nostra fede. Grazie alla luce di Cristo scopriamo in chi, per davvero, stiamo riponendo la nostra fiducia, se nel Signore o in noi stessi.

 

EUCARISTANT