🙏 In questo piccolo ciclo di pensieri mariani che ci accompagnerà per tutte le domeniche di maggio,

Vogliamo partire dalla storia e dalle motivazioni per cui maggio è il mese della Madonna. 

 

Tale indicazione è dovuta ad un padre gesuita: Annibale Dionisi.

Un religioso di estrazione nobile, nato a Verona nel 1679 e morto nel 1754 dopo una vita contrassegnata dalla pazienza, dalla povertà e dalla dolcezza. 

Nel 1725 Dionisi pubblica a Parma un testo per vivere e praticare la devozione mariana nei luoghi quotidiani, nell’ordinario, non necessariamente in chiesa.

 

Così avviene che da allora più intensamente nelle Chiese e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso sale a Maria l’omaggio della preghiera e della venerazione. Maggio è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti affluiscono a noi i doni della divina misericordia.

 

Maria è sempre la strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può che risolversi in un incontro con Cristo stesso. Al mese mariano è strettamente legata la preghiera del rosario, da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci ‘preghiere in comune’ che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita.

 

E così, la devozione mariana passa per la proclamazione del Dogma dell’Immacolata concezione (1854), cresce grazie all’amore smisurato di santi come don Bosco e si alimenta del sapiente magistero dei Papi.

 

«Ecco finalmente tornato il mese della bella Mammina…»: così scrisse una volta san Pio da Pietrelcina all’inizio del mese di maggio.

È il mese più bello dell’anno per lo splendore primaverile che lo riveste; per questo è consacrato a Colei che la Chiesa canta e loda come Tutta Bella.

È il mese in cui sbocciano fragranti le rose nel tepore della ridente natura; per questo viene consacrato a Colei che la Chiesa esalta come Rosa Mistica.

 

Anche noi allora, non permettiamo che il mese di maggio passi nel silenzio, nell’ozio, nella distrazione delle vicende quotidiane, diamo il giusto valore ad un tempo ricco di grazie.

Chiediamo perdono, imploriamo grazie alla Vergine, lei che è Onnipotente per grazia, di certo non permetterà che i suoi figli vadano perduti e rimangano delusi. 

 

Don Angelo.