Una delle tante accuse, che venivano rivolte ai cristiani durante le persecuzioni, era quella di praticare cannibalismo. Chi perseguitava i cristiani restava impressionato nel sentire che loro si nutrivano del corpo e del sangue di un uomo, chiamato Cristo. Anche i Giudei, in questo brano, si scandalizzano: “come può costui darci la sua carne da mangiare”. Ancora oggi tutto questo resta un mistero della fede che, giorno dopo giorno da più di duemila anni, si ripete sugli altari delle nostre Chiese. Quando il sacerdote stende le mani sul pezzo di pane e sopra il calice di vino, attraverso la potenza dello Spirito santo, avviene la cosiddetta transustanziazione. Non è una trasformazione, infatti non cambia la forma, rimane sempre pane e sempre vino, ma cambia la sostanza, la sostanza del pane diventa il corpo di Cristo e la sostanza del vino diventa sangue di Cristo. In poche parole nell’Eucaristia c’è veramente Gesù in carne e sangue.
Nonostante questo evento straordinario che dovrebbe lasciarci a bocca aperta, oggigiorno non gli diamo nemmeno peso, non ci smuove minimamente. Anzi quando partecipiamo a qualche celebrazione, in quel momento possibilmente facciamo o pensiamo a tutto tranne a quello che sta accadendo. Se fino a secoli fa questa realtà creava scandalo e scombussolamento, l’uomo di oggi non è interessato a questo, piuttosto va in cerca di eventi straordinari come guarigioni attraverso imposizioni delle mani o apparizioni varie. Anche quelle ci servono per rafforzare la nostra fede, ma non ci rendiamo conto che il più grande è l’unico miracolo straordinario lo riceviamo giornalmente nell’Eucaristia. Nutrirsi col corpo e sangue di Cristo, significa essere trasformati interiormente come Lui, abbiamo in noi la sua luce. Spetta a noi custodire questo Mistero.
EUCARISTANT