Riflessione sul Vangelo di oggi 🕯

Medita

 

In questo brano del Vangelo troviamo la bellissima preghiera che Cristo rivolge al Padre per noi. Gli chiede di custodirci nel suo nome. Una persona che ama veramente l’altro fa di tutto per custodire la bellezza, l’unicità la preziosità dell’altro. Custodire significa proteggere, significa prendersi cura, significa vegliare giorno e notte. Gesù chiede tutto questo al Padre per noi.

 

Ci ricorda anche che siamo in questo mondo ma non siamo di questo mondo. Cosa significa? Significa che siamo chiamati a vivere qui, infatti lo stesso Gesù dice al Padre di non toglierci dal mondo, per scoprire la bellezza dell’amore di Dio e di scegliere liberamente se fanne parte o no. Ma non siamo chiamati a restare qui, la nostra cittadinanza è nel Regno di Dio. Capire questo ci permette di vivere la vita con più “tranquillità”. Infatti, molto spesso, siamo agitati, confusi, preoccupati perché non sappiamo come raggiungere o sbrigare quella o quell’altra cosa. Ci preoccupiamo di accumulare ricchezze, potere ed onori come se non dovessimo mai andare via. Ma non è così, ecco perché Gesù ci ricorda il luogo per cui siamo stati destinati.

 

Ed infine chiede al Padre di consacrarci nella verità. Partiamo spiegando cosa significa consacrazione. Quando viene consacrato qualcosa o qualcuno, significa che quella cosa o quella persona partecipa della stessa sacralità di Dio, è resa sacra. La Verità è la Parola di Dio, è Dio stesso. Quindi consacrati nella verità significa essere riconosciuti come veri figli di Dio per ricevere la sua eredità. Questo va in contrapposizione col Maligno che, invece è la menzogna. Noi siamo per la Verità e non per la menzogna, in forza del sacrificio di Cristo in croce, scandalo per gli uomini ma potenza di Dio, parafrasando le parole di S. Giustino.

 

EUCARISTANT